domenica 2 novembre 2014

Lucca Comics 2014

Forse è presto per parlarne, essendo l'evento ancora in corso, ma non importa: ne parlerò lo stesso.

Da ormai qualche annetto, per Lucca Comics si staccano quantitavi impressionanti di biglietti.
155.000 nel 2011.
Superati i 180.000 nel 2012.
L'anno scorso, per l'edizione 2013, si sfonda la barriera dei 200.000 (per la precisione, 217.646 biglietti staccati nei quattro igorni dell'evento), con stime dei partecipanti totali che toccano le 380.000 presenze.


Non ho ancora trovato dati provvisori per l'edizione di quest'anno (quelli definitivi dovremmo averli nei prossimi giorni, considerando che oggi è l'ultimo giorno), ma, valutando da quanto ho visto nelle giornate di venerdì e sabato, direi che l'affluenza corrisponda alle aspettative che si possono avere osservando questi dati in crescita. Vedremo.

E' per questo che sono rimasto deluso dall'organizzazione logistica dell'evento. I numeri, su carta, parlavano chiaro: Lucca Comics è un evento in crescente espansione. +25.000 biglietti dal 2011 al 2012. +37.000 dal 2012 al 2013.
E Lucca, cittadina pittoresca e perfetta, a livello scenico, per accogliere questo tipo di evento, presenta comunque problemi non da poco, quando si tratta di infilarci dentro così tanta gente.
Non sono problemi insormontabili, né di facile soluzione: gestire questi numeri di persone è sempre difficilissimo, soprattutto in spazi ristretti.
L'impressione, trovandosi a dover girare per la città nella giornata di ieri (sabato, dunque con un afflusso di gente decisamente superiore rispetto al giorno precedente - e per ovvie ragioni), è che sia stato dedicata poca attenzione ai problemi derivanti dall'avere grandi masse di persone concentrate nelle strade di una piccola cittadina medievale.

Punto critico: le mura. Gli accessi sono pochi e di sicuro non agibili, quando si tratta di far passare grandi fiumane di gente. Del resto, i cancelli delle mura medievali sono specificamente progettati per far passare il minor numero di gente possibile. Sono opere di difesa, non servivano certo a facilitare l'accesso.
Della loro efficacia ci siamo resi conto ieri: accessi bloccati, senza organizzazione del flusso di visitatori. Si passava dove si poteva e, considerate le dimensionei degli archi di pietra, non c'era poi così tanta scelta.
Sarebbero serviti addetti a entrambi gli sbocchi, a direzionare i passaggi in entrata e quelli in uscita. Ma nulla, solo una gran confusione e passaggio bloccato.
Tempo di attraversamento: 20 minuti.

Le strade, in un punto in cui si stava larghi. 
In fondo, potete cominciare a notare le sardine.

Altre criticità, quali il posizionamento degli stand, hanno poi reso ingestibile la situazione all'interno, per non parlare dell'area games (storicamente "punto caldo" della fiera), con l'accesso reso assai ostico da code di oltre un'ora e scaglionamenti dei visitatori: ma non c'era proprio nessuna area più adatta e spaziosa? Suvvia, non è da ieri che i games hanno dimostrato di saper attirare una gran fetta di pubblico.

Peccato, perché l'evento è stato certamente un successo e non sarei sorpreso di vedere numeri finali superiori a quelli del 2013.
Dal punto di vista personale, è stato molto bello trovarsi calati nell'ambiente, incontrare amici e colleghi in giro per la fiera, parlare di progetti futuri e fare nuove conoscenze in quello che è sicuramente uno scenario pittoresco, adatto all'occasione.

Appuntamento all'anno prossimo, dunque.

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