martedì 30 giugno 2015

Aliens of London... or is it Washington?

Ho riso molto, quando ho notato che Mr. Chris Christie, coinvolto nelle prossime corse presidenziali americane...

 Cioè, questo tipo qui...

... Assomiglia in modo preoccupante...
A questo tipo qui?

Non ci resta che sperare nell'arrivo del Dottore.

lunedì 29 giugno 2015

Il Segreto Svelato

Lo scorso Gennaio, Gaiman risponde a un fan che gli chiede come si fa a diventare scrittori ("E' un po' che provo a scrivere. Ho tutte queste idee meravigliose, ma è molto difficile mettere i miei pensieri su carta. Quindi, le mie idee non si realizzano mai. Hai qualche suggerimento?") e, dopo aver tentato di snocciolargli la balla che snoccioliamo a tutti quelli che ci fanno questa domanda ("Scrivi storie che ti piacerebbe leggere, finiscile, poi riprendi a scrivere."), decide di svelargli il segreto iniziatico che custodivamo gelosamente, tramandandolo di generazione in generazione.

"Sulla cima di una montagna remota, cresce un albero con foglie d'argento. Una volta all'anno, all'alba del 30 di Aprile, sull'albero sbocciano cinque fiori e, nell'ora successiva, ciascun bocciolo diventa una bacca, dapprima verde, poi nera, poi d'oro.
Nel momento in cui le bacche diventano d'oro, cinque corvi che attendono sulla montagna, e che tu avrai confuso con la neve, planeranno sull'albero, strappandogli avidamente tutte le bacche, quindi voleranno via, ridendo.

Dovrai afferrare, a mani nude, il più piccolo dei corvi e dovrai obbligarlo a darti la bacca (i corvi non le ingoiano. Le portano lontano, al di là dell'oceano, nel giardino di un incantatore, per depositarle, una per una, nella bocca di sua figlia, che si sveglierà dal proprio sonno incantato solo quando si sarà cibata di mille di queste bacche). Quando avrai ottenuto la bacca, dovrai mettertela sotto la lingua e tornare direttamente a casa.

Per la settimana successiva, non dovrai parlare con nessuno, nemmeno ai tuoi cari, o a un agente della stradale che ti fermi per eccesso di velocità. Non dire nulla. Non dormire. Lascia riposare la bacca sotto la tua lingua.

A mezzanotte del settimo giorno, dovrai andare nel posto più alto della tua città (comunemente, ci si arrampica sui tetti, in questa fase) e, con la bacca tenuta saldamente sotto la lingua, reciterai per intero Fox in Socks. Non lasciare che la bacca ti scivoli via dala lingua. Non dimenticarti parti della poesia e non saltare la parte che fa 'Muddle Puddle Tweetle Poodle Beetle Noodle Bottle Paddle Battle'.

Allora, e solo allora, potrai ingoiare la bacca. Dovrai tornare a casa il più velocemente possibile, perché avrai al massimo mezz'ora, prima di cadere in un sonno profondo.

Quando, al mattino, ti sveglierai, sarai in grado di mettere i tuoi pensieri e le tue idee su carta e sarai uno scrittore."

Dannato Neil Gaiman, ci hai smascherati!

Cinque, eh... mi raccomando il numero.


Qui, il link originale.

E, dato che è corretto citare tutte le fonti, qui, il link all'articolo di Fumettologica tramite il quale ho scoperto questo gustoso episodio (ho usato una traduzione mia, non la loro: se trovate degli errori e delle imperfezioni sul mio post, sono mie).


domenica 28 giugno 2015

Far Casino e Rimediare

Prima o poi, succede, inevitabilmente.
Per quanta meticolosa attenzione tu possa fare, capiterà sempre quella sceneggiatura che, giunto a una certa tavola, ti rendi conto di dover tornare indietro e smantellare tutto.

Quando questo capita sotto consegna, c'è bisogno di rifare tutto in gran velocità e per di più, in modo che funzioni. Questo può mettere in grande agitazione.
Ma calma e sangue freddo, perché non tutto è perduto.




Holy writer's drama, Batman!

Se ci fermiamo a riflettere, infatti, capiamo che le cose non sono nere come si potrebbe pensare inzialmente. Se ci hai messo tre giorni ad arrivare al punto in cui ti trovi quando prendi coscienza del disastro, non vuol dire che te ne serviranno altrettanti per rimettere le cose a posto.
In primo luogo, è improbabile che sia tutto quanto da buttare e rifare daccapo.
Ci saranno parti che potrai conservare intatte, altre che dovrai conservare intatte.
E, anche considerando lo scenario peggiore, quello del decollo & nuclearizzazione totale, considera che, comunque, una traccia su come far procedere le cose la hai già e, per lo meno, saprai che cosa non fare.

Seconda cosa: avere gli strumenti. Serve, a questo punto, un modo per analizzare quello che hai scritto, sminuzzarlo e sezionarlo. In questo momento sei un chirurgo che deve rimuovere le parti malate.
Servono un bisturi e un tavolo operatorio, nulla di più.


Infermiera, bisturi...
... E tavolo operatorio.

Eccoli qui i nostri strumenti. Sediamoci con calma e usiamoli.
Avendo a disposizione un griglia del genere, possiamo visualizzare in maniera rapida e immediata le nostre tavole, appuntandoci dialoghi e descrizioni in forma stringata e, soprattutto, avendo tutto lo spazio per disegnarci la gabbia all'interno di ciascuna tavola, segnarci le pagine dispari per il voltapagina e via dicendo.

Ed ecco il paziente dissezionato.
Non fa più così tanta impressione, vero?
In questi casi,  invece di disegnare ogni volta una griglia diversa, che a farla a mano viene disordinata e imprecisa, ho disegnato accuratamente quella che vedete negli esempi e l'ho scansionata per uso futuro. Si tratta di una griglia di base, in un formato facilmente adattabile alle varie esigenze.
Questo è il metodo con cui io mi trovo a mio agio, dovendo intervenire in casi d'urgenza, permettendomi di vedere fisicamente come sarà la storia, una volta considerata l'impaginazione.


sabato 13 giugno 2015

No Way Out

Ci è già capitato di parlare delle comparse nei film, ma ci siamo concentrati sempre su come debba comportarsi una comparsa per sopravvivere al film.
Il punto è che ci sono situazioni senza via d'uscita, dalle quali il nostro povero personaggio di contorno non può sperare di uscire bene.
Per esempio: quando una comparsa viene mandata a fare un lavoro ingrato, la possiamo considerare morta dall'istante in cui l'ordine viene impartito. Perché lo sappiamo tutti che nelle stive della Nostromo non si nasconde più l'embrione di Xenomorfo, grosso quanto un topo, ma la sua versione adulta e incazzata.

Un sorriso che buca lo schermo.
E la calotta cranica.

Certo, la nostra comparsa ha sempre la possibilità di ignorare l'ordine e andare invece a schiacciare un pisolino. Ma, qualora lo faccia, l'alieno assassino si nasconderà esattamente nel punto da lui scelto per l'irregolare siesta quotidiana.
Non funziona nemmeno fiutare l'aria grama per tempo e nascondersi per impedire che il comandante dia l'ordine: nel posto in cui la nostra pavida comparsa deciderà di nascondersi onde tutelare la propria incolumità, lo attende sicuramente la creatura di cui cerca disperatamente di non fare la conoscenza.
Non c'è scampo: questa regola non perdona.

Se sei giunto fin qui, è decisamente troppo tardi.


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