lunedì 9 settembre 2013

Neil Gaiman the Wise

Anni, no, secoli fa (si parla del duemilatre o giù di lì), Neil Gaiman fu ospite di un forum tenutosi presso l'Università di Bologna. Io e Davide Costa, per andarlo a sentire, ci facemmo una bella tratta da quattro ore circa in treno (all'epoca non si aveva ancora la macchina - non che non fosse stata inventata, ma non l'avevamo fisicamente a disposizione).
L'evento fu molto interessante e mi ha lasciato un ricordo in particolare che, proprio in questi giorni, mi è tornato in mente quando ho letto, per l'ennesima volta, la tipica domanda che viene fatta a uno scrittore, stessa che fu fatta a Gaiman: "Ma tu, le idee, dove le trovi?"
Per lo più, viene data la risposta politicamente corretta.
Gaiman diede quella divertente: "Mi fate sempre questa domanda" disse "Non è che noi scrittori siamo strani cultisti che, calata la notte, indossano una cappa, si calano il cappuccio sugli occhi e, muniti di lanterna, scendono le scale di un vecchio passaggio segreto umido e ammuffito, in fondo al quale tengono scaffali con mille fiale allineate, ciascuna contenente un'idea. Le idee le prendo dal mondo che mi circonda, uscendo, osservando la gente e le cose che ho attorno."

Ed è divertente notare, quando si assiste di persona, ma anche nel "tono" delle risposte internettiane, quell'aria un po' delusa, come se l'interlocutore, aperta una valigia dal contenuto misterioso, vi avesse trovato null'altro che normalissimi abiti da viaggio.

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