lunedì 5 giugno 2017

Evolution - Il Film

Qualcosa come sedici anni fa, usciva al cinema Evolution di Ivan Reitman. Commedia sgangherata in cui due professori universitari e un addetto alla piscina del country club sventano una minaccia aliena.


Rivedendolo, ho notato una cosa, che prima del boom dei social non era ancora così evidente: i protagonisti sono due professori che risolvono il problema con l'osservazione e l'applicazione di ciò che apprendono (la loro spalla ha fatto giusto "un po' di chimica al liceo": è l'uomo che, non sapendo, cerca l'aiuto di chi sa). Sono furbi, molto più che forti.
I loro veri antagonisti non sono gli alieni (puro e semplice McGuffin), ma l'autorità militare degli Stati Uniti, che li ostacola a ogni passo, dapprima cercando di accaparrarsi i diritti della scoperta e poi, quando le cose si fanno serie, di escluderli e addossare loro la colpa del gran casino.
E come sono rappresentati i militari di Evolution?
Sono forti, sul piano della potenza di fuoco, come è d'altronde logico attendersi.
Sono ottusi, ignoranti, arroganti.
Reclamano competenza, quando non ne hanno e rifiutano di ascoltare gli avvertimenti di chi, al contrario di loro, ha una comprensione approfondita di ciò che sta avvenendo.
Quando si manifesta la minaccia finale, non optano per lo studio della medesima, ma per una risposta violenta e cieca, che finisce per aggravare il problema.

Mi è risultato difficile, rivedendolo, non tracciare il parallelo con quanto vediamo accadere oggi sui social media, dove la scienza rimane inascoltata, quando non derisa o insultata, mentre gli ignoranti, che sanno proporre solo la violenza, peggiorano costantemente i problemi.
Evolution non è il film che meritiamo, ma è quello di cui abbiamo bisogno.


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