Verosimilmente, il colloquio tra autore e produttore può esser stato una cosa del genere:
Autore: "Ehi, ho qui sotto braccio un'idea fantastica per una nuova serie" (quando vengono presentate, ho idea che tutte le idee siano fantastiche).
Produttore: "Bene, di che parla?"
Autore: "E' la storia di una ragazza in una piccola cittadina che incontra un fascinoso vampiro!"
Produttore: "Non hai mai sentito parlare di Twilight, vero?"
Autore: "Ma la serie TV sarebbe ispirata a Southern Vampire Mysteries! Una serie di libri usciti prima di Twilight!"
Produttore: "Ah, e prima era un'idea originale?"

E probabilmente qualcun altro prima ancora.
E prima ancora...
E ancora...
E...

P: "Nel pensiero di tutti?"
Autore Sudaticcio: "No, no! Il pensiero dei vampiri non può!"
P: "Non può cosa?"
Autore Sudaticcio: "Leggerlo."
P: "Ah. E poi?" (Il Produttore, a questo punto, sta probabilmente pensando a questo)
Sudaticcio: "E poi... E poi... Ah, ecco! Ci sono i vampiri che sono usciti allo scoperto e ora tutti sanno che esistono!"
P: "Sì. Perché?"
Sudaticcio: "Ehm... Perché? Perché... Perché... Beh, perché i Giapponesi hanno creato il... sangue sintetico! E lo puoi comprare al supermercato!"

Entrambi questi gruppi "diversamente umani" hanno una rappresentante gnocca in TV che ci rende edotti sulla situazione socio-politica.
Produttore (che, cattivo segno, si aggiusta il nodo della cravatta, mette in ordine il plico di carte davanti a lui o fa un altro di quei gesti di chiusura che si trovano nei libri di comunicazione non verbale, oppure carica il canne mozze a sale grosso): "Guarda, la tua idea mi piace, davvero, ma..."
Sudaticcio: "Aspetta! Non ti ho detto che faranno tutti tanto sesso!"
Produttore: "Approvata!"
Morale della favola: mai arrendersi al primo no.
Nessun commento:
Posta un commento